In questo articolo voglio parlarti di un tema centrale per chi vive o lavora con persone nello spettro autistico: i comportamenti problema. Questi comportamenti possono rappresentare una sfida significativa, ma è importante sapere che, con le giuste strategie, possono essere compresi e gestiti.
Cosa Sono i Comportamenti Problema?
I comportamenti problema sono azioni che interferiscono con la vita quotidiana, l’apprendimento, la socializzazione o la sicurezza della persona e di chi le sta accanto. Alcuni esempi comuni includono:
- Aggressività: mordere, spingere, colpire.
- Autolesionismo: colpirsi, mordersi o graffiarsi.
- Comportamenti di fuga o evitamento: scappare da situazioni o richieste non gradite.
- Distruttività: rompere oggetti o lanciare cose.
- Stereotipie: movimenti ripetitivi o rituali che interferiscono con le attività quotidiane.
Questi comportamenti non sono mai casuali: sono spesso un modo di comunicare un bisogno o una difficoltà.
Perché Si Manifestano i Comportamenti Problema?
Per comprendere un comportamento problema, è essenziale chiedersi perché si manifesta. In qualità di analista del comportamento (BCBA), utilizzo spesso l’analisi funzionale per individuare la funzione del comportamento, cioè ciò che la persona cerca di ottenere o evitare attraverso di esso.
Le funzioni più comuni dei comportamenti problema sono:
- Evitare o sfuggire a qualcosa:
- Ad esempio, un bambino potrebbe gridare per evitare di fare un compito che trova difficile o sgradevole.
- Ottenere attenzione:
- Anche una reazione negativa, come uno sguardo o un rimprovero, può essere interpretata come attenzione.
- Accesso a oggetti o attività desiderate:
- Il comportamento può servire a ottenere un oggetto specifico, come un giocattolo o un cibo.
- Autostimolazione:
- Alcuni comportamenti sono rinforzanti di per sé, perché producono sensazioni piacevoli o calmanti, come dondolarsi o emettere suoni ripetitivi.
Come Gestire i Comportamenti Problema?
La gestione dei comportamenti problema richiede un approccio personalizzato e scientifico. Ecco alcune strategie che utilizzo nel mio lavoro:
1. Identificare la Funzione del Comportamento
Ogni intervento deve partire dall’analisi del comportamento. Questo processo comprende:
- Osservazioni dirette: registrare cosa accade prima, durante e dopo il comportamento.
- Interviste ai caregiver: raccogliere informazioni da chi conosce meglio la persona.
- Monitoraggio dei dati: tenere traccia della frequenza, intensità e durata del comportamento.
2. Prevenzione
Molti comportamenti problema possono essere prevenuti modificando l’ambiente o riducendo i fattori scatenanti. Ad esempio:
- Creare una routine prevedibile.
- Ridurre i rumori o gli stimoli sensoriali eccessivi.
- Proporre richieste adeguate al livello di abilità della persona.
3. Insegnare Comportamenti Alternativi
Un aspetto fondamentale della terapia ABA è insegnare comportamenti più appropriati per soddisfare la stessa funzione del comportamento problema. Ad esempio:
- Un bambino che grida per ottenere attenzione può essere incoraggiato a dire “guarda” o a usare un gesto.
4. Utilizzare il Rinforzo Positivo
Premiare i comportamenti desiderati è il modo più efficace per favorirne la ripetizione. Il rinforzo può includere lodi, premi materiali o attività preferite.
5. Gestire i Comportamenti Problema
Per comportamenti che si verificano nonostante le strategie preventive, possono essere utilizzate tecniche come:
- Estinzione: rimuovere il rinforzo che mantiene il comportamento (ad esempio, ignorare un comportamento di ricerca di attenzione, se possibile in sicurezza).
- Rinforzo differenziale: premiare comportamenti alternativi o incompatibili con il comportamento problema.
6. Coinvolgere la Famiglia
Nessuna strategia può avere successo senza il coinvolgimento attivo della famiglia. Fornire formazione e supporto ai caregiver è fondamentale per garantire coerenza e continuità nel tempo.
L’importanza di un Approccio Individualizzato
Ogni persona è unica, e lo stesso vale per i comportamenti problema. Interventi standardizzati difficilmente portano risultati; è essenziale sviluppare un piano d’intervento personalizzato, che tenga conto delle esigenze specifiche della persona, del suo ambiente e degli obiettivi a lungo termine.
Conclusioni
I comportamenti problema possono sembrare insormontabili, ma con l’approccio giusto, basato sulla comprensione e sul rispetto delle esigenze della persona, è possibile gestirli e ridurli. Come psicologa e BCBA, il mio obiettivo è quello di aiutare le famiglie a costruire un percorso di crescita sereno e funzionale, dove la persona con autismo possa sviluppare le proprie potenzialità.
Se desideri approfondire l’argomento o hai bisogno di supporto specifico, non esitare a contattarmi. Insieme possiamo fare la differenza.
Barbara Marino
Psicologa e analista del comportamento
Studio Psicologico Barbara Marino – Torino
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