Ogni anno, il 25 novembre ci invita a fermarci e riflettere su un tema urgente e doloroso: la violenza contro le donne. Una violenza che non conosce confini geografici, culturali o sociali, e che si manifesta in molteplici forme: fisica, psicologica, economica, sessuale.
Dietro ogni numero o statistica c’è una storia.
Storie di donne che vivono nella paura, che cercano di proteggere i propri figli, che lottano per ricostruire una vita spezzata. Storie di isolamento, vergogna, ma anche di resilienza e rinascita.
La violenza invisibile: riconoscere i segnali
Non sempre la violenza lascia segni visibili. La manipolazione psicologica, il controllo economico, l’umiliazione costante sono forme di abuso che possono essere difficili da riconoscere, sia per chi le subisce sia per chi sta accanto.
Come psicologa, so quanto sia fondamentale ascoltare senza giudizio e aiutare le donne a ritrovare fiducia in se stesse.
Rompere il silenzio: il primo passo verso la libertà
Il silenzio è spesso il più grande alleato della violenza.
Per paura, vergogna o mancanza di sostegno, molte donne non trovano la forza di chiedere aiuto.
Ma ogni donna ha diritto a vivere senza paura, in un ambiente sicuro e rispettoso.
Il primo passo è sempre il più difficile, ma non deve essere fatto da sola: ci sono professionisti, associazioni e reti di supporto pronte ad ascoltare e intervenire.
Il ruolo della comunità
La violenza sulle donne non è un problema individuale, ma sociale. È una responsabilità collettiva.
Ognuno di noi può fare la differenza:
Sostenendo le donne nel loro percorso di uscita dalla violenza
Educando le nuove generazioni al rispetto
Non ignorando i segnali di abuso
Psicologia e rinascita
l supporto psicologico può essere una risorsa preziosa per:
- Elaborare il trauma
- Ricostruire una vita libera dalla violenza
È un cammino che richiede tempo, ma che può portare a riscoprire la propria forza e il proprio valore.
Un messaggio di speranza
In questa giornata voglio rivolgermi a tutte le donne che stanno lottando, in silenzio o con la voce, contro la violenza: non siete sole.
Il coraggio che vi serve per cambiare può sembrare inarrivabile, ma sappiate che esiste sempre un sostegno pronto a raggiungervi.
Se sei una donna in difficoltà o conosci qualcuno che potrebbe aver bisogno di aiuto, contatta un’associazione locale o un professionista. Parlare può salvarti la vita.
Rompiamo il silenzio insieme. Per una società più giusta, sicura e rispettosa per tutte.
Ecco cinque contatti utili per le donne vittime di abusi a Torino:
Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking – 1522
- Telefono: 1522
Centro Antiviolenza della Città di Torino
- Indirizzo: Via San Marino 22/A, Torino
- Telefono: 011 011 31500
- Email: centroantiviolenza@comune.torino.it
Telefono Rosa Piemonte
- Indirizzo: Via Assietta 13/A, Torino
- Telefono: 011 530666 / 011 5628314
- Email: telefonorosa@mandragola.com
Centro Antiviolenza E.M.M.A. Onlus
- Indirizzo: Via Passalacqua 6/B, Torino
- Telefono: 011 518743
- Numero emergenze gratuito 24H: 366 4607803
- Email: donnefuturo@emmacentriantiviolenza.com
Centro Supporto e Ascolto contro la Violenza DEMETRA
- Indirizzo: Via Cherasco 23, Torino
- Telefono: 011 6335899 / 335 7169000
- Email: centrodemetra@cittadellasalute.to.it
Parlare è il primo passo. Insieme, possiamo fare la differenza.